martedì 4 settembre 2012

"Sette note musicali" - Zoran Živković



"Sette note musicali" sta proprio in sette storie del tutto separate tra loro, ma ognuna è particolare a modo suo. L'unico filo che li lega è proprio l'amore per la musica o per la sua presenza nelle loro vite, mentre il contenuto di esse scava nell'anima di sette persone in diverse situazioni: un maestro in una classe di bambini autistici, una bibliotecaria che ricorda improvvisamente di un sogno, un vedovo in una casa silenziosa con un gatto in una scatola, una signorina in una sala d'attesa di una stazione ferroviaria avvolta da una tempesta di neve, un pensionato che passa le sue giornate a dipingere, un violinista in punto di morte, la storia di un liutaio morto suicida.

Il libro è introspettivo e surreale: sono dei brevi racconti ambientati in normali circostanze quotidiane e i personaggi vengono colti da qualcosa che li attrae: un ricordo, un sogno, delle ossessioni, rituali, dei drammi, delle speranze e all'improvviso interviene la musica: un cd, un violino, un carillon, una piccola banda. Questa porta a staccarsi dalla realtà e a risollevare un momento dimenticato del passato o dell'incoscienza.
La musica è quindi la vera protagonista del libro.

La presenza della musica è raccontata in modo abbastanza implicito che spinge il lettore a leggere fino in fondo per capirne la sua importanza e il suo ruolo in ogni storia.
È una musica ordinaria, quella che viene ascoltata da tutti ogni giorno ed è per questo che rende i personaggi vicini a noi, alla realtà e al quotidiano.

Il libro è di piccole dimensioni, quindi la lettura è molto semplice e fluente e le sette storie sono mediamente di 9 pagine ciascuna.

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